Sono sempre stata una grande estimatrice della Walt Disney che
ha reso visibile ai miei occhi quello che spesso leggevo; la loro grafica, le
loro Principesse sono ineguagliabili e credo su questo si possa discutere poco, in particolare con l’utenza
minorile e non solo.
Le idee un po’ maschiliste del caro Walt non sono mai state celate
e man mano che crescevo non capivo come mai nelle favole quelle simpatiche
signorine erano felici e canterine mentre pulivano e ansimavano per quell’ebete
… credetemi ho pensato molto a trovare l’eufemismo … del principe azzurro unica
fonte di felicità, mentre nella realtà le donne erano una cosa diversa e molto
più interessante, lui appariva alla fine della storia e ne diventava protagonista
non facendo nulla e questo mi irritava parecchio.
Bellissima la versione delle Principesse, della Fata Madrina e di Azzurro nella versione della DreamWorks, me ne sono innamorata subito ma non è la Walt Disney come grafica ma soprattutto come capacità di far sognare.
La nuova generazione di questo impero ha
scelto una strada diversa comunicando e rappresentando in modo encomiabile le
varie sfumature dell’amore.
Ho visto di recente Frozen, Hanna viene salvata dall’amore
della sorella Elsa, Maleficent salva la Bella Addormentata grazie all’amore
genitoriale e ritrova la parte migliore dentro di se, insomma questi cartoni
ora accontentano un po’ tutti ma soprattutto sto principe aveva davvero rotto
le scatole.
A questo punto mi chiedo come mai ancora oggi, dove tutto
cambia e tutto si trasforma ma alcuni stereotipi sono radicati nelle coscienze
in modo pericoloso e deleterio.
La violenza sulle donne è aumentata in modo spaventoso, la
diversità fa paura e viene vissuta come qualcosa da abbattere semplicemente perché
non si conosce, da antropologa e persona comune mi domando ma la cultura intesa
come coscienza critica è possibile divulgarla e con quali mezzi?
Il web è un’arma a doppio taglio, se non si posseggono gli
strumenti per usarlo diventa peggio della televisione e Karl Popper altro che
cattiva maestra si rigira nella tomba.
I libri “seri” sono di nicchia e spopolano quelli da
supermercato dove i messaggi sono dozzinali e offensivi, a questo punto
dovrebbe emergere una coltre di pessimismo e invece no!!!!!!!
Adoro pensare alla peculiarità dell’essere umano, alla sua
sopravvivenza e alla voglia di migliorarsi ….
Ma se Maleficent ritrova le ali e Belle sposa la Bestia
può darsi che le nuove generazioni penseranno a noi come cariatidi e vivranno
la diversità come un valore da perseguire perché come diceva Anna Karenina:
Tutte le famiglie felici si somigliano!!!!!
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