lunedì 6 ottobre 2014

ANCHE LA DISNEY CAMBIA IL RESTO MENO!!!!!


Sono sempre stata una grande estimatrice della Walt Disney che ha reso visibile ai miei occhi quello che spesso leggevo; la loro grafica, le loro Principesse sono ineguagliabili e credo su questo si possa  discutere poco, in particolare con l’utenza minorile e non solo.

Le idee un po’ maschiliste del caro Walt non sono mai state celate e man mano che crescevo non capivo come mai nelle favole quelle simpatiche signorine erano felici e canterine mentre pulivano e ansimavano per quell’ebete … credetemi ho pensato molto a trovare l’eufemismo … del principe azzurro unica fonte di felicità, mentre nella realtà le donne erano una cosa diversa e molto più interessante, lui appariva alla fine della storia e ne diventava protagonista non facendo nulla e questo mi irritava parecchio.

Bellissima la versione delle Principesse, della Fata Madrina e di Azzurro nella versione della DreamWorks, me ne sono innamorata subito ma non è la Walt Disney come grafica ma soprattutto come capacità di far sognare.

La nuova generazione di questo impero ha scelto una strada diversa comunicando e rappresentando in modo encomiabile le varie sfumature dell’amore.

Ho visto di recente Frozen, Hanna viene salvata dall’amore della sorella Elsa, Maleficent salva la Bella Addormentata grazie all’amore genitoriale e ritrova la parte migliore dentro di se, insomma questi cartoni ora accontentano un po’ tutti ma soprattutto sto principe aveva davvero rotto le scatole.

A questo punto mi chiedo come mai ancora oggi, dove tutto cambia e tutto si trasforma ma alcuni stereotipi sono radicati nelle coscienze in modo pericoloso e deleterio.

La violenza sulle donne è aumentata in modo spaventoso, la diversità fa paura e viene vissuta come qualcosa da abbattere semplicemente perché non si conosce, da antropologa e persona comune mi domando ma la cultura intesa come coscienza critica è possibile divulgarla e con quali mezzi?

Il web è un’arma a doppio taglio, se non si posseggono gli strumenti per usarlo diventa peggio della televisione e Karl Popper altro che cattiva maestra si rigira nella tomba.
I libri “seri” sono di nicchia e spopolano quelli da supermercato dove i messaggi sono dozzinali e offensivi, a questo punto dovrebbe emergere una coltre di pessimismo e invece no!!!!!!! 
Adoro pensare alla peculiarità dell’essere umano, alla sua sopravvivenza e alla voglia di migliorarsi ….

Ma se Maleficent ritrova le ali e Belle sposa la Bestia può darsi che le nuove generazioni penseranno a noi come cariatidi e vivranno la diversità come un valore da perseguire perché come diceva Anna Karenina:


Tutte le famiglie felici si somigliano!!!!!

Nessun commento:

Posta un commento